A te, GIGGI
( L’autore incredulo per la dipartita di Luigi Proietti)
… non sei morto
ma dormi un sonno protratto,
uno così non può morire.
Tu ci sei.
Tutto rimane di te:
i tuoi personaggi
le tue espressioni
le tue barzellette,
che tanto fanno
emozionare divertire riflettere.
L’insegnamento ai tuoi allievi
che ci ha dato tanti attori di talento.
La tua sorniona ironia
delle vicende della vita,
che ci fa sorridere di noi.
Buon riposo, nel tuo sonno protratto.
E che mandragata,
quando ti risveglierai!
Bruno Tronati ( 5 novembre 2020 – Diritti riservati )
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