sabato 23 novembre 2019

Maxi marea a Venazia novembre 2019



                        Maxi marea a Venezia novembre 209 
               ( Il poeta  “descrive” con sofferenza la maxi marea a Venezia del 2019 )
 
Acqua alta a Venezia,
la marea si alza nella laguna
e sommerge la città con le sue isole
come tante volte in passato.

Venezia è del mare
e il mare  qualche giorno all’anno
rientra a casa per soggiornarvi;
poi si ritira rapidamente
e riconsegna la città alla terra.
Forse un atto di amore,
certo uno spettacolo fiabesco.

Ma questa volta
maree susseguitesi per giorni,
la poggia incessante
da un cielo senza squarci di sereno,
i livelli di innalzamento                                                                                                  delle acque del tutto eccezionali,
il loro deflusso impedito                                                                                               da un fortissimo vento di scirocco,                                                                         insieme congiunti annegano la città.

Il suono  delle sirene di allarme,
la grande paura dei veneziani,
due persone morte,
distruzione e danneggiamenti
dei monumenti, delle case e negozi.

Dopo giorni e giorni,
 un cielo ambra e ocra
il vento di scirocco perde forza
e cessa di soffiare:
la marea scema gradualmente e finisce,
lasciando  anche cumuli di rifiuti
sparsi per piazze e calli.

Venezia, meraviglia del mondo,  
è ridotta in ginocchio.
In ogni dove, uno sconvolgimento apocalittico!

                       Tronati Bruno  ( 18/novembre/2019 - Diritti riservati)

sabato 16 novembre 2019

Decadimento e nostalgia


                                       Decadimento e nostalgia
                                                                                                                                                             (Il poeta, ormai anziano, non si adatta al “nuovo” mondo che considera invivibile e vive nella nostalgia del passato)

Una natura già stupenda
stuprata dall’uomo:
gli splendori celesti invisibili
per la coltre d’aria malata,
la terra rovinata
per le feroci mutilazioni subite,
le ricorrenti stagioni uccise
per i cambiamenti climatici.

Una Società già genuina
semplice e solidale,
ormai deteriorata e marcia
per differenze, artifici e contrasti
tra i suoi cittadini;
nella quale, il vivere rettamente 
è indice di stupidità.

Un mondo ormai invivibile.

Ed io,  già del  mondo passato
accogliente e ben ordinato,
ora … improvvisamente vecchio
non riadattato al nuovo mondo
 vivo i miei lenti giorni nostalgici.

                             Bruno Tronati ( 14/11/2019 – Diritti riservati )

giovedì 19 settembre 2019

Rasiglia

                                                                      RASIGLIA
                                                      ( … ammirato da tanta bellezza)
Rasiglia,
un antico piccolo borgo umbro
adagiato sul fianco di una collina
tra il verde bosco e la macchia fluviale.

Qualche decina di case in pietra
costeggiate da strette stradine
collegate tra loro da ponti in legno,
che scavalcano canali e ruscelli
di acque fluenti  limpidissime
discendenti dalle sorgenti montane.
Acque, che in più punti
si slargano e formano splendidi laghetti
e poi cadono in basso fragorosamente
creando spettacolari cascate.
"La Piccola Venezia umbra”.

Case restaurate
rispettando l’uso e l’aspetto originario,
già sedi di fiorenti e lucrose
attività pastorali contadine e artigianali:
mulini, manufatti di tessitura e tintorie.
E sovrastanti,  i ruderi
di un austero vecchio castello 
residenza di famiglie nobiliari dominanti
testimone dei tempi secolari di origine.

Una visione da incanto,
il suono armonioso delle acque,
l’atmosfera di una serenità antica …
un piccolo mondo incantato.

                                                
                               Bruno Tronati  (3 luglio 2019 – Diritti riservati)

mercoledì 19 giugno 2019

La massa, il laeder e "l'orda primitiva"



                                       La massa, il suo leader e “l’orda primitiva”
( L’autore “esprime” il proprio disappunto per l’esito sorprendete dell’Elezioni Europee/2019, che in Italia hanno visto vittoriosa la Lega )

I cittadini come singoli
hanno propri pensieri
modi di essere e qualit à,
sono liberi, ragionano
e rettamente agiscono.

Da massa perdono la personalità,
 assorbono luoghi comuni
pregiudizi e false idee,
 si scimmiottano l’un l’altro
dicono fanno e ripetono
cento mille volte le stesse cose;
e creano un leader che li governi
delegandogli ogni decisione
e lo seguono come gregge il pastore.

 Ma il leader e i pochi suoi consociati
fanno gli interessi propri,
non il bene comune della Società:
la cultura latita
i valori e le norme sociali sbiadiscono
o addirittura sono rimossi
le ingiustizie aumentano
l’economia si deprime
i rapporti interni e mondiali
diventano solo sodalizi d’affari
la vita sociale muore,
…ritorna “l’orda primitiva”.

Così, al tempo nostro,
la massa ha creato il suo “Capitano”
e ricreato “l’orda primitiva”
... povera Italia!

                               Tronati Bruno (28/06/2019 – Diritti riservati)

venerdì 31 maggio 2019

I ricordi

                                                                                                                                              I ricordi                                                                                                                      (Il poeta, in età avanzata, riflette sui ricordi del tempo passato)

Conservo
i ricordi del passato,
positivi e negativi,
perché perderli
sarebbe non aver provato
gioia e tristezza
non aver avuto sogni
non aver vissuto la vita.

In quei ricordi
c’è ancora la vita,
sentita interiormente
più reale ed emozionante
di quella di oggi
ormai sempre fuggente
surreale e indifferente.

I fatti della vita passano,
i loro ricordi restano
saggezza del presente;
anche quelli negativi 
perché confortano
nei tempi difficili e avversi
che ”ha da passà ‘a nuttata”.

Rendono infine,
anche la vecchiaia meno gravosa
facendo “rivivere” il bel tempo che fu
e suscitando una dolce malinconia
che allevia l’animo.
                                                                                      
                             Bruno Tronati  (16 /maggio /2019 – Diritti riservati)

giovedì 2 maggio 2019

Il lavoro dei giovani



Il lavoro dei giovani 
                                                                                                                                  (  Il poeta, con sofferenza interiore, denuncia la drammatica vita lavorativa dei giovani )
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      ... Lavoro, lavoro, lavoro

Ma per i giovani quanto è difficile 
la ricerca di un congruo lavoro:
quanti curricula da inviare,
quanti  colloqui e selezioni
quante porte alle quali bussare
quanti concorsi formicai;
e un mare di risposte,
no, forse e qualche rara volta sì…
finalmente il posto di lavoro!

Ma di un lavoro precario a tempo
che oggi inizia e domani può finire
 saltuario e senza giusta retribuzione,
che non permette una vita decente;
e quasi sempre in mansioni esecutive
infriori alle loro capacità.

I giovani umiliati e mortificati
nella loro stessa dignità
In pratica moderni schiavi    
di uno Stato debole
che un mondo globalizzato tecnologico
domina e  determina
solo per il profitto di pochi.
 persone senza più valore
né umano né affettivo,  
meri strumenti di quel mondo.

Quante speranze e aspettative deluse 
quanta frustrazione 
tutto sospeo nell'incertezza.                                                                                              
Ma nell’anima di questi giovani
monta l’intolleranza e l’aggressività
che, come vortice di vento nell’aria,
 porteranno alla ribellione al sistema!

                                             
                               Tronati Bruno (18 settembre 2018-Diritti riservati)