A DJ Fabo
( Il poeta si riferisce alla
drammatica vicenda di DJ Fabo che, ridotto dopo un gravissimo incidente
stradale in uno straziante stato vegetativo, è costretto ad andare in Svizzera
ad attuare la “morte assistita” - invano richiesta in Italia - rivendicandola
come diritto di libertà per tutti anche nel nostro paese).
Giorno dopo
giorno
anno dopo
anno
il tuo
atroce calvario
sembrava non
finire mai.
Ma ieri la
tua “dolce morte”
ed è finito.
Volevi
essere liberato.
Ora, sei
libero.
Sei libero
dal male,
sei libero
dal tuo corpo
che era la
tua prigione,
sei libero
dalla tua mente
che
impietosamente percepiva
tutti i tuoi
dolori.
Sei libero
dal tuo vissuto
dai fatti brutti,
dai fatti brutti,
ma anche dai fatti belli
il cui piacevole ricordo il male avrebbe annebbiato
il cui piacevole ricordo il male avrebbe annebbiato
e
crudelmente soffocato
come fiori
tra le erbacce.
Sei libero dalla indifferenza
degli altri,
idioti e ipocriti
bigotti e
falsi moralisti;
e di tutte
le istituzioni
che non ti
hanno ascoltato
costringendoti
a morire lontano.
Sei libero
da questo mondo, senza senso
ostile e ingiusto,
nel quale lascerai
l’esempio della tua grande sfida civile.
Ora nella
tua pace, ti
raggiungerà soltanto
l’amore
senza fine e
il ricordo imperituro
dei tuoi
cari.
Tronati Bruno ( 28 febbraio 2017)