domenica 1 marzo 2020

Scomparsa di un amico

                                           Scomparsa di un amico 
                                                                                                                                     Il poeta vive la scomparsa di un amico coetaneo, ma "in modo composto"; perchè l'amico sarà nella serenità dell'aldilà, il modo andrà avanti e l'amico stesso vivrà nel ricordo di familiari e amici.
                                                                                                                                                                                                                                           Peppe,
sei partito e non ci sei più.

Lassù,
ora passeggi sereno
in spazi luminosi
senza limiti
senza rumore
e senza tempo.

Di lassù,
vedi che il mondo va avanti.
Vedi i tuoi familiari
e i tuoi amici
che ti hanno nel loro pensiero,
e le tue nipotine che giocano.
Vedi me, che mestamente  scrivo
questa breve dedica.

Non ci sei più,
ma sempre sarai nel ricordo
di chi ti ha conosciuto.

                          Tronati  Bruno (27/febbraio/2020 – Diritti riservati)

E' tornata la primavera



                                                          E’ tornata la primavera
               ( Il poeta “rappresenta” la bellezza e la gioia della primavera che ritorna )

L’inverno è finito
e con lui il suo grigiore,
la sua tristezza.

E’ tornata la primavera.

Il cielo è totalmente sereno
il sole aumenta il suo splendore
la brezza  accarezza la pelle.

La natura dormiente si risveglia.
L’erba verde scaccia nei prati
la invasiva ostinata gramigna.
Gli alberi e i fiori di forza
rompono i germogli e i boccioli
e si vestono di foglie e di petali
verdi, bianchi, rossi e gialli.
Tutto intorno la campagna
è una galleria di quadri dipinti
e un effluvio di mille profumi.

Gli uccelli come frecce scoccate
o aerei in volo acrobatico
fendono l’aere veloci e chiassosi.

E’ tornata la primavera.
Né rompe l’incanto
ancora qualche spruzzata di pioggia
e  di dondolante candida  neve,
forse lacrime di gioia del cielo
per il ritorno del bel tempo.

Nella gente si riaccende la speranza
 e nascono di nuovo i sogni.

(Tronati Bruno  4/marzo/2020 – Diritti riservati)