Come un uccello ( Il poeta esprime il desiderio di vivere come gli uccelli, allontanandosi dal nostro mondo invivibile )
Vorrei non pestare più questa terra
ma librarmi nell’aria come un uccello guidato
dal richiamo del cielo.
Nel volo volteggerei
su campagne mari e monti
tratteggiando fantasiosi disegni, sentirei
il silenzio del rumore respirerei l’aria pura e fresca della libertà.
Incontrerei
altri amici volatili e
con loro in veloci e ondeggianti stormi modulerei nell’etere melodiose canzoni e ballerei spettacolari danze.
Sentirei la tenera
brezza del vento accarezzare
le mie piume e
i tiepidi raggi del sole riscaldare il mio corpo,
amorevolmente senza farmi male.
Mi ciberei degli insetti che hanno concluso il loro destino e ogni tanto mi riposerei
sulle alte vette delle montagne.
Così tutta la giornata.
La notte poi
tornerei al nido tra le spesse fronde
di colossali solitari alberi
e riposerei tranquillamente fino all’alba,
al pallido chiarore della luna.
E così tutti
i giorni, senza vivere il presente di
questa terra
di oppressione solitudine e inquietudine!
(Bruno
Tronati ( 18/maggio /2018 - Diritti riservati )