lunedì 28 gennaio 2019

Le bugie della vita



Le bugie della vita
La vita inventa le più grandi bugie.

Che la vita è un sogno bellissimo.
…ora siamo qui,
la vita è arrancare.

Che la giovinezza non sfiorisce.
…ora siamo qui,
la giovinezza è corsa via attimo fuggente.

Che la vecchiaia non è brutta.
…ora siamo qui,
i vecchi sono lasciati soli
senza tempo, senza un divenire in attesa della fine.

Che l’amore è il cuore della vita.
…ora siamo qui,
un mondo pieno di odio e violenza.

Che la capacità fa superare ogni ostacolo.
…ora siamo qui,
vince solo la forza.

Che l’altruismo ripara.
…ora siamo qui,
domina l’egoismo.

Che le diversità arricchiscono.
…ora siamo qui,
le diversità sono in contrasto mortale tra loro.

Che bisogna darsi obiettivi e fare.
…ora siamo qui,
nessuno sa dove andare e cosa fare.

Che bisogna mantenersi calmi e tranquilli.
…ora siamo qui,
in mezzo ad inquietudini e ansie quotidiane.

Che la cultura è il viatico per il successo.
…ora siamo qui,
ai comandi una massa di ignoranti.

Che bisogna essere miti ed umili.
…ora siamo qui,
una società di prepotenti e superbi.

Che bisogna saper chiedere aiuto.
…ora siamo qui,
tutti indifferenti alle necessità altrui.

Che bisogna sempre essere se stessi.
…ora siamo qui,
in un mondo che vuole tutti omologati.

Che la testa non serve solo a tagliare i capelli.
…ora siamo qui,
nessuno usa più la ragione.

Che per stare bene ci vuole l’amicizia.
…ora siamo qui,
 non conosciamo nemmeno i vicini di casa.

Insomma, la vita si svolge tra assunti
seguiti da un punto di domanda!

                                           
                           Tronati Bruno (26 gennaio2019 –Diritti riservati)


martedì 15 gennaio 2019

Il vento



 Il vento                                                                                                                   (L’autore riflette” su questo elemento essenziale e affascinante della natura)


Seduto alla mia scrivania,
fuori sento sibilare il vento
 e mi sovviene di lui.

Il vento è in continuo viaggio,
corre sulla terra
per i mari e per il cielo
soffiando ora debole ora forte.

Tocca tutto e tutti.

Pulisce il cielo
spazzandone nuvole e nebbie
e riaccendendone la luce.
Da voce agli alberi
scompaginandone le chiome
e spogliandone le frasche
che si abbattono a terra.
Lambisce i fiori e le erbe
diffondendone i profumi
e spargendone i semi in ogni zolla.
Soffia sulle persone,
sulle facce nude,
e sui capelli che arruffa
dando un senso di libertà.

E m’è dolce ricordare
in tempi ormai lontani
la sensazione di rifugio
nel letto sotto le coperte,
di notte allo sbattere del vento
sulle finestre chiuse!

 Tronati Bruno ( 13 /gennaio/2019 – Diritti riservati )


sabato 12 gennaio 2019

I giocatori di carte al Centro Anzioni


I giocatori di carte al Centro Anziani   
                   (“Quadretto poetico”)

 
I giocatori di carte
il pomeriggio al Centro Anziani
siedono ai tavoli dal panno verde.

Giocano,
ma come combattessero una guerra.
Si raccomanda al compagno
di stare attento e di giocare bene.
Si smazza,
si danno e si giocano le carte
si contano i punti
si vince e si perde.
Chi vince sfotte chi perde;
per chi perde
è sempre colpa del compagno
o delle carte “che non vengono”.

C’è chi gioca bene
e sbaglia quindi raramente.
Ma c’è anche la schiappa
che sbaglia spesso;
rimproverato dal compagno,
non accetta il rimprovero
perché non capisce l’errore.
E dagli e dagli a spiegarglielo!

Durante la partita, qualche
parolaccia e offesa.
Tra una partita e l’altra,
qualche barzelletta
 gli aggiornamenti sui fatti locali
e sul “governo ladro”.
E puntuale la pisciata al cesso,
dove un avviso ammonisce
“Non pisciare fuori della tazza”.
                                                                                            
Intorno ai tavoli da gioco,
molti gli osservatori
e i commentatori delle partite
che elogiano o dileggiano i giocatori
attizzando accese discussioni.

Partita dopo partita
discussione dopo discussione
dopo quanto altro… ,
giunge l’orario di chiusura del Centro
e i giocatori di carte rincasano
rimuginando sulle partite,
su quelle perse e quelle vinte
e sulle chiacchiere fatte.


                           Tronati Bruno (10/gennaio/2019 – Diritti riservati)