domenica 18 febbraio 2018

Alla luna



                                                                  Alla luna
( Il poeta , in una notte di plenilunio,  ricorda i versi di Leopardi  e si sente ammirato dalle  qualità e "funzioni" della luna)

Luna, cioè splendore,
ti adagi nel cielo
astro della notte
multiforme nelle tue fasi
vagante come zingara.

Mi torna in mente
“Che fai tu, luna, in ciel?
Dimmi, che fai”.

Tu rompi il buio notturno
 e illumini il mondo
che di lontano rilevi discretamente.

Tu regoli terra e natura.
Provochi  maree:
innalzi e abbassi
le masse d’acqua del globo.
In luna crescente
favorisci semina e fioritura
delle piante e delle erbe;
in luna piena
rafforzi la fecondità dei terreni;
 in luna calante
determini ciò che deve decrescere o morire.

Ma influenzi anche la vita della gente.
Accendi l’amore degli amanti
che, ispirati dai tuoi raggi d’argento,
frementi si uniscono.
Rendi dolce la solitudine
degli uomini solitari
che solo con te parlano.
Calmi la paura
degli uomini insicuri
che ti sentono amica.
Sei il rifugio dei sentimenti e dei sogni
degli uomini delusi
che fuggono la realtà della terra.

E con semplicità ogni notte,
 ti offri allo sguardo di tutti
nella tua umile e silenziosa grazia.

                                     Bruno tronati  (16 febbraio 2018 – Diritti riservati)




: