NEVICATA 2018
( Il poeta, alla finestra di prima mattina, descrive “lo
spettacolo” che gli si presenta dopo la nevicata notturna)
Sveglio di
prima mattina
alzo le
tapparelle,
un
chiarore accecante
socchiude
i miei occhi.
Nella
notte, in magnifico silenzio,
è
nevicato e tuttora
scendono
mulinelli di neve;
tutto è
ricoperto da un manto bianco.
Alla
finestra, sgrano gli occhi.
Il
balcone e i vasi di fiori
coperti da
uno strato di neve.
Nel parco
sotto casa
gli
alberi sempreverdi imbiancati
e i loro
rami piegati verso terra
dal peso
dei cumuli di neve.
Gli altri
alberi senza foglie,
infreddoliti,
dall’alto
si
guardano intorno con dolcezza.
Più in
là, i tetti degli edifici
case e
capannoni,
coperti
da una candida coltre.
Più in là
ancora,
distesa a
perdita d’occhio
la
campagna sotto uno strato immacolato
che la
protegge amorevolmente.
In fondo, la catena montuosa
già
grigia e cupa,
ora tutta
bianca e serena.
E in me, affascinato,
una
sensazione di bellezza e pace. Tronati Bruno
(26 febbraio 2018 – Diritti riservati)
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